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Channel: Le leccornie di Danita
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Paesaggio innevato

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Rispolvero questo paesaggio per augurarvi BUONE FESTE!!!!!


Lo so, ancora c'è quasi un mese prima del Natale ma vi voglio far vedere questo lavoro che ho fatto lo scorso anno, il mio primo Natale con le mie bimbe :-) E' un progetto un pò laborioso ma davvero molto divertente e mooolto gratificante :-) e ve lo faccio vedere adesso perchè, magari, vi dà una bella idea da preparare ;-)
Voglio fare una premessa, questo paesaggio l'avevo visto qualche anno fa in una rivista di casa "Le idee di casa mia", Me ne innamorai, lo staccai e lo conservai tra le cose di cucina ripromettendomi che, un giorno che avessi avuto dei bambini, lo avrei fatto per loro.
Non ricordavo più di questo foglio, ma l'altro giorno, sfogliando alcune riviste, il caso :-) ha voluto che mi saltasse all'occhio: ecco, questo era il Natale giusto per farlo, il mio primo Natale con le mie bimbe ;-)
Non era proprio come l'ho fatto io, devo dire che ho apportato delle migliorie, come le finestre in "vetro" e la colata di neve :-) e alla fine sono rimasta davvero contenta del risultato.
Mentre fotografavo i vari scorci del paesaggio mi sono commossa, prendetemi per scema :-), ma mi sembrava che sbirciando da quelle finestre avrei potuto vedere, da un momento all'altro, gli gnomi che lavoravano per i regali di Natale o mi aspettavo che spuntasse qualche elfo ...sarà che noi, gente del sud, un Natale innevato ce lo sogniamo :-( e quindi la neve ci fa sognare :-)
Poi, c'era la mia principessa che quando l'ha visto con quelle lucine ha spalancato gli occhi :-)
Vabbè, mi sono dilungata :-), continuiamo a sognare e immagginiamoci di essere in Lapponia e di andare alla ricerca di Babbo Natale, siete pronti a fare il giro del villaggio???
Salite sulla slitta, allora e partiamo :-)













forse da questa finestra possiamo intravedere qualcosa







si è fatto giorno, mi sa che per questa volta non siamo riusciti a vedere nulla







E guardate che posticino gli ho trovato




Ho esagerato con le foto???? :-) Forse perchè mi è piaciuta tanto......sono una gran romantica :-)
Ma dopo tutte queste foto volete vedere e sapere anche come l'ho fatto??? Sicuri?? non siete stanchi???
Vabbè, ecco i pasaggi
INGREDIENTI (Per tutto il paesaggio)
pasta per biscotti di Natale
Per la glassa (questo nel caso decidiate di fare le decorazioni alle casette anche con la glassa)
750gr di zucchero a velo
2 grossi albumi
2 cucchiaia di succo di limone

Per le decorazioni
400gr di marzapane
pinoli
pistacchi
ciliegine cansite
scagliette di mandorla
zucchero o caramelle colorate
cioccolata bianco (se decidete, come me, di fare le decorazioni alle case con questo)

Preparare la pasta e farla riposare tutta la notte.
Comporre il paesaggio.
Staccare un terzo dell'impasto, adagiare su un foglio di carta forno, stenderlo con il mattarello e ricavarci un quadrato di circa 35x35 cm e trasferirlo sulla placca del forno con tutta la carta.



Dividere il restante impasto in diverse porzioni, stendere con il mattarello in sfoglie di circa mezzo centrimetro e ricavarci delle sagome di casette di diverse grandezze (io avevo preparato le sagome in carta)









Con delle formine, ricavare delle finestrelle dalle varie casette.
Mettete le caramele spezzettate, di vario colore, nelle finestrelle (io l'ho fatto dopo perchè non le avevo)
Mettere nel forno caldo e cuocere il tutto a 180° per circa 20 minuti (anche se vi sembra morbida non preoccupatevi, poi, indurisce)

Preparare la glassaMontare gli albumi con l'aggiunta del succo di limone e lo zucchero a velo fino a che non diventa una glassa ben lucida e soda.

Composizione del paesaggio
Stendere il panetto di marzapane sopra la base del biscotto (conservatene una piccola pallina per fare l'orologio del campanile)



e decorare tutte le casette o con il cioccolato bianco sciolto come ho fatto io (ho usato il biberon della bambolina della mia piccolina ) o con la glassa. Non fate come me, però, che dopo che avevo decorato tutte le casette, ho acceso il forno con loro dentro perchè non me lo ricordavo più (ecco perchè quel colorino marrognolo di cioccolato bianco vissuto). Decorarli a vostro piacimento, io ho usato le scagliette di mandorla per fare le tegole dei tetti, i pinoli per fare alcune decorazioni etc.



Farvi un'idea su come comporrete il vostro paesaggio, mettendo le casette alte dietro e quelle più basse davanti, poggiarle, premerle bene alla base per fare un solco nel marzapane, riempire con la glassa e posizionare la casetta.



Ripetere fino a che non avrete posizionata il tutto.
Una volta che le casette, gli alberi e gli steccati sono posizionati e ben saldi alla base, fare scendere la glassa che avevate messo nella sacca, lungo tutti i tetti e altro per fare l'effetto neve.



Finire con una bella spolverizzata (o spolverata??? :-)) di zucchero a velo per tutto il paesaggio in modo da coprire anche tutto il marzapane.
Ecco.....non è poi tanto complicato!!!! La cosa più brutta sapete cos'è stato?? Docere distrugerlo e buttarlo alla fine delle feste :-( Dopo un mese all'aperto a prender polvere non potevamo mica mangiarlo ;-(

Buon anno!!!...con alberello di......formaggi e salumi

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Oggi, 1 Gennaio 2013, voglio augurarvi un sereno e prospero anno nuovo, a voi tutti che passate da qui!!
L'anno passato è stato un anno ricco di gran soddisfazioni per il mio blog e questo grazie anche a tutti voi che mi seguite e che, con i vostri commenti, ma anche solo con le vostre visite, mi fate capire quanto apprezziate il mio impegno per tenere aggiornato sempre questo mi diario culinario. Spero tanto di riuscirci e soprattutto, spero che la lettura, risulti sempre interessante, leggera e riccha di spunti.
Fatevi sentire sempre perchè solo così potrò trovare nuovi stimoli per continuare :-).
Un bacio a tutti voi e per l'occasione vi voglio dare uno spunto per i vostri buffet natalizi:
vi basteranno dei formaggi di vario tipo, salumi (io, addirittura, l'ho fatto utilizzando gli avanzi della vigilia di Natale.....e nessuno se nè accorto :-)) e qualche rametto di rosmarino fresco e il gioco è fatto e nella vostra tavola ci starà da incanto!!!
E prima di chiudere, voglio lasciare qui, nero su bianco, i miei buoni propositi per il 2103:
  1. essere più ordinata in casa, vorrei prendere l'abitudine di avere sempre la casa ordinata e pulita e niente pile da stirare,
  2. avere più pasienza con le mie bimbe e arrabbiarmi meno con loro: calma, dolcezza e niente urla;
  3. mettermi a dieta e fare un pò di attività fisica.
Ecco, ora che li ho scritti, magari, mi impegnerò di più per manterenli :-).

Buon anno ancora a tutti voi!!

Daniela
 
 

Il calendario delle leccornie di Danita: un anno con voi

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L'anno passato, per me, come foodblogger, è stato un anno davvero pieno, non solo di ricette ma anche di grandi soddisfazioni e, come detto negli auguri di buon anno, questo è anche merito vostro, si, di tutti quelli che collaborano a far si che internet sia pieno di grandi idee e grandi spunti perchè è sicuramente grazie ad internet che io ho cominciato a far tutto questo, ad ampliare le mie conoscenze e a coltivare questa mia passione.
Ed è per questo che voglio dedicare a voi, ma anche a questo mio blog, un calendario virtuale con le foto di alcuni piatti dell'anno passato. Non è stato facile scegliere i piatti che più mi hanno rappresentato in quest'anno, ho scelto sia per attinenza al mese del calendario, sia per affetto che per la soddisfazione che mi hanno dato.
Ed ecco il calendario del meglio di "Le leccornie di Danita"
  • Gennaio: Quaglie alle amarene. Questa è stata, sicuramente, la mia più grande soddisfazione, grazie a questo piatto ho vinto uno degli attrezzi che tutte noi, foodblogger, vorremmo avere nelle nostre cucine :-)
  • Febbraio: Meringhe di carnevale e quale ricetta se non questa per le feste dei nostri bambini a tema
  • Marzo: Colombine Pasquali adatti al periodo pasquale del mese di Marzo, sono state le mie grandi soddisfazioni con i lievitati, assieme alle colombe pasquali
  • Aprile: gomitolo di pasta, nel mio calendario del meglio non potevano mancare certo questi finger food davvero deliziosi con cui ho anche vinto il contest di Atmosfera Italiana
  • Maggio: Torta salata di zucchine dedicata ai picnic di maggio, questa torta mi ricorda la nostra giornata a Monte Catalfano e mi mette allegria
  • Giugno: torta di Matilde. Quest'anno è stato l'anno delle torte in pdz che mi hanno davvero fatta crescere: prima quella delle nozze d'oro dei miei genitori, poi quella delle nozze d'argento di mia sorella, quelle delle mie bimbe, dei 18 anni della figlia dell'amica di mia sorella, una anche di matrimonio e poi questa, quella che mi ha dato davvero grandi soddisfazioni, quella che anch'io non credevo di aver fatto con le mie mani :-)
  • Luglio: A pasta o fuinu, come facevo a non mettere questa....qui c'è tutta la mia storia culinaria, da quando ero piccolina, qui c'è tutta la mia Sicilia
  • Agosto: torta ai tre cioccolatti questa è stata la mia prima grande soddisfazione del 2012 (anche se per comidità la trovate ad agosto :-)) questa è stata la torta con cui ho vinto il 1° posto al festival del cioccolato
  • Settembre: marmellata di peperoncini settembre mese di conserve e grazie a questa conserva e ad altre, il mio blog è stato mensionato nella mia rivista preferita "Sale e pepe", una gran bella piccola soddisfazione
  • Ottobre: minestra di bulgur Ottobre, primi freddi, una bella minestra, grazie alla quale ho vinto un corso con il grande pasticcere Montersino, una gran bella esperienza che sicuramente ricorderò di questo 2012 passato
  • Novembre: castello stregato per festeggiare Halloween cosa c'è di meglio che un castello infestato dai fantasmi da fare con i vostri bimbi.....bei momenti passati con loro a far pipistrelli e fantasmini
  • Dicembre: albero di salumi per augurarvi buone feste!!! 
Avrei voluto tanto ricordare altri momenti e altri piatti di questo anno passato, altri piatti a me cari, come i cannelloni di mamma che finalmente ho riprodotto come lei, o la zucca ripiena che lo cheg Ruggiati ha proclamato vincitrice del concorso Gratì, oppure gli involtini di spatola vincitrici del concorso Pomì o anche le mie cheese cake grazie alle quali ho vinto il concorso organizzato dalla Philadelphia.....insomma, vorrei davvero dare merito a tutti quei piatti che mi hanno permesso di vincere tanti premi e altri che mi stanno a cuore, ma i mesi sono 12 e quelli soltanto ptevo scegliere :-)
Vorrei pure ricordare il mio contest "Geografia in tavola" che mi ha dato grandi soddisfazioni in questo 2012 :-).
Grazie ancora a tutti, un bacio e un abbraccio ad ogn'uno di voi che mi sostenete e spero che anche questo 2013 sia ricco di nuove idee, nuovi piatti e...perchè no, nuove grandi e piccolem soddisfazioni culinarie  e spero, nuovi visitatori ;-).

Il dolce momento......

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… qual è il momento più dolce della giornata per voi?



La colazione in famiglia!
Durante i giorni lavorativi trovo difficilmente coraggio e forza per iniziare la giornata, solo una colazione frettolosa prima di uscire. Così accade in un crescendo che sfocia il Venerdì. Già dal Venerdì pomeriggio, c’è una luce che quasi risplende perché già so’ che sta arrivando il momento più dolce, quello che abbiamo aspettato tutta la settimana:
il Sabato e la Domenica mattina, quando, dopo una settimana di sveglia presto, di corse, di colazioni furtive, ci possiamo godere la nostra meritata dolce colazione.
Ecco, quello del sabato e della domenica mattina, sono i due momento più dolci della settimana, quelli in cui, tutta la famiglia al completo, può godersi un po’ di coccole, prima nel lettone, tutti insieme appassionatamente e poi in cucina.
Le bimbe preparano la tavola, papà prepara il latte e il mio adorato cappuccino e mamma si occupa dei dolcetti per la colazione.
La colazione, se fatta bene e con amore, è veramente il momento magico, quello che incide sulla sorte del resto della giornata: cosa c'è di meglio di un cappuccino e di un dolcetto da colazione fatto in casa?
Ovviamente in famiglia consumiamo molti alimenti per bambini, che mamma e papà non disdegnano affatto, anzi:
girelle, plum cake, cup cake, muffin, ciambelline, crostate con la marmellata dei fichi raccolti d nonno, torta di mele, i miei adorati pancakes e sciroppo d'acero o il miele (le mie bimbe, al primo colpo di tosse, reclamano a gran voce il miele nel latte), i biscottini che i bambini adorano fare usando le formine più disparate, tutto tassativamente fatto in casa per loro e con loro e poi, ovviamente, latte, latte, latte!
Io e le mie bimbe, viviamo tutta la settimana, in attesa di quel momento.
La mia principessa, ogni giorno scandisce i giorni della settimana e al Venerdì esplode in un "Mamma, che bello! oggi arriva papà e domani facciamo colazione tutti insieme!"
Questi sono i dolci momenti che ci riscaldano il cuore e l'anima!

Coni gelato meringati: Torre di Rapunzel

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Alle volte invidio proprio chi ha una fantasia così fervida da potersi inventare certe cose!!!!
E, giuro, se non avessi visto questi coni  su Pinterest (mamma mia, ma quante belle idee si possono trovare!!!), non credo che la mia fantasia, avrebbe mai potuto partorire una cosa simile!!! :-) Sono una copiona??? E va bene, in certi casi, come questo, lo sono :-), ma almeno so copiare bene (o no???) e ho questa pazienza di farlo, sicuri che tutti lo sappiano fare :-)????
Quindi, alla fine mi accontento di "scopiazzare" quello che più mi piace!!
Ecco, questo è stato uno dei dolcetti che ho preparato per i 5 anni della mia piccolina, quest'anno non ho voluto basarmi solamente su un personaggio, ma sui suoi preferiti, quindi, dopo la torta di Pippi, dopo la bella famiglia dei Barbapapà, ecco un altro cartone che a lei piace molto, Rapunzel...ma visto che volevo sintetizzare :-) (scaltra!!!!io) quando ho visto questi, ho pensato che fossero perfetti :-): niente faccina ma solo i suoi lunghi capelli dorati :-).
Per farli ho girato tutto il mio paese e tutta Bagheria, in inverno, cavolo, nonostante i nostri 20°, non si trovano coni :-), ma alla fine è venuta in mia salvezza la gelateria "Gelato in.." (un pò di pubblicità :-)) che mi ha fornito (a pagamento, intendiamoci :-)), questi coni di questo formato.
Per farli è bastato

INGREDIENTI
coni
meringa
colorante viola in polvere
pasta di zucchero colorata
zucchero
cioccolato

Ho preparato la meringa, colorato con il colorante viola, fatto delle belle meringhe con la saccapoche e fatti cucinare.
Ho sciolto dello zucchero con un pò di acqua e ne ho fatto colare un pò (circa 2 cm) sul fondo del cono (giusto per dare pesantezza e stabilità) e poi ho decorato con la pasta di zucchero colorata e attaccato con la colla edibile.
Per finire, con del cioccolato sciolto o "attaccato" la meringa al cono.
Fatto!!! Davvero deliziosi, ai bambini son piaciuti davvero tanto e non gli sembrava vero che si potessero mangiare :-).



Qualcuno di voi si potrà chiedere come caspita ho fatto a fare tutti quei filetti di capelli.....con il mio bell'attrezzino: 35 euro ben spesi, biniritti :-)....io non ho tanti attrezzi, ma sto cercando di comprare quelli che più mi piacciono e questo...


ve la consiglio ;-)

Ora, per par condition :-), vi voglio far vedere gli originali



che dite....ho copiato bene????? Io mi promuovo come miglior copiatrice :-)
A presto con le foto del compleanno al completo :-).

I 5 anni della mia piccolina

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BUONGIORNO!!! No, non sono scomparsa e nemmeno ho esaurito le cosa da dire o da postare, anzi, ho un bel pò di arretrati...è solo che sono stata molto impegnata....e siiiii, ho giocato un pò allo sweet table :-) (chèèèè???) vabbè, di questo ve ne parlerò a giorni, quindi, non mancate di venirmi a trovare perchè ce ne saranno di belle da vedere :-).
Ma prima di parlare di quello, volevo parlarvi, finalmente, del compleanno della mia piccolina.
Vi ho fatto già vedere un pò di cose, la torta, i coni, gli stecchi, ma, visto che questo è come un diario delle nostre scorribande culinarie, ma anche un diario delle emozioni, voglio lasciare la traccia anche di questo compleanno.
Ogni anno è sempre un domandarsi: mamma, ma dove festeggiamo il compleanno quest'anno, cosa facciamo??
Lo scorso anno lo avevamo festeggiato in casa, ma quest'anno la piccolina voleva tanti compagnetti, anche i maschietti (e certo, Alessandro doveva esserci perchè "...è il fidanzato", Fabio doveva esserci perchè... "mamma è troppo duci".....Leonardo perchè è troppo bravo...) e quindi dovevamo cercare qualcosa di più grande: un parco giochi....ma non mi andava perchè dovevo spostarmi ed andare a Bagheria e allora mi è venuta l'idea di farlo in un asilo nido del nostro paese il "Lirum Larum".
Quando sono entrata in questo asilo è stato amore a prima vista: mi è sembrato quasi di essere Alice nel paese delle meraviglie, ma non perchè ci fossero giocattoli o robe varie, anzi, ma per il calore che si respirava in quelle stanzette a misura di bambino, ma soprattutto mi sono innamorata della loro cucina (e ti pareva!!) con quel lungo tavolo a misura bambino, quelle sedioline impagliate, quei mobiletti con il lavandino e il rubinetto a misura e quella bellissima credenza.....ma che carini!!! E poi, fuori, c'era il coniglietto e di quello se ne è innamorata la mia piccolina :-). Ecco, li doveva essere svolto il compleanno e dopo che ho visto il posto ho anche deciso di fare tutti i dolcetti a tema, proprio perchè mi piaceva l'idea di far fare una bella merenda ai bambini, in quella bella cucina.
Ed ecco, l'atmosfera calda delle stanzette


le coroncine per le bambine



la cucina


e questa la parte dedicata ai bambini con i vari dolcetti che ho fatto per la merendina


il tavolo con le tazze per la cioccolata calda



i vari dolcetti, i cup cake con la crema e le ciambelline al cioccolato


i cono di Rapunzel


i coni per i maschietti, i cup cake al cioccolato e le meringhe cioccolattose


i biscottini  e le meringhe con gli smarts


e la famiglia dei Barbapapà al completo :-)


che carina questa cucina, vero?? :-)


la credenzina di cui cui vi parlavo....che carina!!! :-)


e qui il tavolo dell'aperitivo per le mamma :-) che ho messo fuori, sotto un pergolato al fresco :-) (povere mamme!!!) Perchè, dovete sapere che, nei compleanni dei nostri bambini, quelli che mangiano di più credete siano loro???? Nooooo, siamo noi mamme che, non solo rimaniamo alle feste perchè ci piace parlucchiare tra noi :-), ma soprattutto ci piace mangiucchiare patatine, popcorn e schifezze varie (ma nessuno di noi è a dieta??) :-), ecco perchè ho fatto un piccolo buffet anche per loro


C'è un pò di freddino?? Ma nooo, si sta benissimo!!!! :-)


e qui i bambini intenti a giocare, molto presi dalle parole di Simona (che brava che sei stata Simo!!!) 



e ora di travestirsi e fare una bella sfilata


e dopo il gioco una bella pausa per la merenda, con le tazze per la cioccolata calda che poi, ogni bambino si è portato a casa come ricordino :-)




e dopo la merendina, un attimo di ritrovo....un momento davvero magico, dentro la stanza dei pensieri e dei racconti, con la fatina che, al buio, solo con la luce delle lanternine e al suono di un xilofono, scandiva le parole raccontando una bellissima storiella della pallina che viveva in cielo e saltava da una nuvoletta all'altra che si innamorò di una luce che, splendente, la richiamava sulla terra :-)...che bella, sono uscita da quella stanza piangendo :-) e i bambini, sono rimasti là dentro ad ascoltare, tutti assorti, pendenti dalle labbra della fatina


e dopo la favoletta....è il momento della torta :-)


che sorpresaaaa da parte di tutti, e della festeggiata per la sua Pippicalzelunghe :-), una bella torta cioccolattosa per i bambini



e la torta per le mamme, al caffè, decorata dalla mia principessa, che ci teneva a fare una torta per la sorellina :-)


e poi il momento dei regali......un bel tunnel luminoso dove tirar fuori tutte le sorpresine (mamma mia quanti giocattoli e i suoi  preferiti!!!: il fasciatoio, la carrozzina.....--))



e per finire i regalini per i compagnetti e le collanine fatte apposta per loro dalle bimbe e anche dal nonno....:-) grazie nonno Peppino....ti sei divertito, però, dai dillo, a infilare perline per collane :-)



Un bel compleanno, molto soft in un ambiente familiare. La cosa che mi è piaciuta di questo asilo è il loro pensiero: niente feste chiassose, niente corse, niente grida, ma solo giochi raccolti: cerchi seduti, racconti, canzoncine, travestimenti, laboratori particolari come pitture al buio con la musica....insomma un genere di cose più romantiche e costruttive che tanto mi piacciono, sposo a pieno il pensiero "Lirum Larum" ecco perchè colgo l'occasione di questo post, anche per ringraziare apertamente la direttrice, una persona davvero competente e sensibile e soprattutto la  loro collaboratrice, Rosellina, che ha seguito e curato la realizzazione della festa, in maniera davvero impeccabile: grazie davvero di cuore.
E il prossimo anno??? Vedremo :-)

Torta Audrey Hepburn: "Colazione da Tiffany" e "sweet table" a tema

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Avete presente quando tu sai che la tua amata nipotina, quella a cui hai cambiato i pannolini, quella a cui hai dato da mangiare, quella che ti ha sputato la pappina perchè voleva la frittatina di cipolle, quella che hai fatto calmare dalle crisi isteriche quando litigava con la mamma, compie 18 anni e tu sei felice di poter fare una bella torta per lei, una torta romantica ma non troppo, una torta dolce ma non troppo, la pensi, la studi e poi, invece, scopri che vorrebbe una torta il cui tema sia "Audrey Hepburn"....e ora, che faccio??? E tutte ste torte che avevo salvate cencando un'ispirazione?? Che me ne faccio?? E ora, da dove comincio?? E come caspita la faccio una torta con questo tema???  chi caspita la sa fare Audrey....sii ho fatto il miracolino di far Matilde :-), ma quella era una bimbetta...pure dormiente :-), ma questa??? Come la faccio questa???
E allora vado di Google...tutte le ho scritte le possibile varianti per far attivare la ricerta: torte, cake, Tiffany, Audrey.....ho fatto ore di ricerca....sono arrivata a veder tutto azzurro/verdino Tiffany :-), tutto mi parlava di lei.....anche la mia bimba, la piccolina di 5 anni, guardando il suo braccialetto color turchino ha detto: "mamma, ho il bracciale Tiffany!!" :-), anche il vestitino, che fino a qualche giorno prima era verdino, era diventato "vestitino Tiffany",  mamma mia, che ossessione!!! E chi ci sentiva che avrà detto: ma questa come la sta crescendo questa bambina....a 5 anni che sa  di Tiffany!!! :-)
Poi, dopo un pò di ricerche, ho chiamato mia sorella Patrizia e Alessandra, la fidanzata di mio nipote e ho chiesto loro un aiuto sulla scelta del soggetto, visto che loro sapevano meglio di questo amore di Gabry e, nonostante, io, volessi sviarle in qualcosa di più frivolo e dolce, loro hanno scelto quella: una torta tutta nera nera, con delle foto di lei e la collana di perle: "questa deve essere!!"
"Ma sicuro che a Gabry possa piacere questa??? Non sarebbe meglio quest'altro genere??"
"Questa è proprio quella che vorrebbe lei"
E che dovevo fare, se lei voleva questo tema, questo doveva essere, anche se a lei abbiamo detto che era impossibile :-).
Allora, mio malgrado, mi rassegno a quella scelta........insomma, non del tutto :-), non potevo sopportare che la mia nipotina Gabri, avesse una semplice torta nera, con delle semplice stampe su ostia e una collana di perle intorno :-) e allora???
Allora succede che non si dovrebbe guardare troppo SKY, soprattutto non si dovrebbero guardare certi dolci programmi tipo "Sugar star" perchè poi, ti possono venire strane idee come quella che è venuta a me: e se facessi uno "sweet table"  con dei dolcetti abbinati alla torta giusto per dare un bel tocco di colore???
Ma certo!!!
E intanto, dopo tutta sta manfrina :-)  vi faccio vedere la torta


Il particolare del 18 gioiello, ovviamente commestibile, fatto con una base di pdz argentata e le pietre realizzate con l'isomalto


il bracciale Tiffany da 160 euro :-) realizzato con perline argentate in zucchero e ciondolo in pdz come la scatolina e il nastrino (braccialetto che volevo regalare a mia nipote che poi non ho più regalato :-/)




i dolcetti in pdz decorati con cioccolato


le foto sono state scaricate da internet e fatte stampare nell'ostia (grazie Saverio Ciaccia)
e l'espositore di collane con le perle


Ed ecco il pezzo forte :-), la borsetta....che poi ho sempre odiato le torte con le borsette ma devo dire che qui ci doveva stare per forza e l'ho voluta mettere :-). Per questa ho fatto la forma con il polisterono (volevo fare la mudcake, ma poi, visto il gran da fare per i dolcetti, ho pensato che non era il caso di complicarmi la vita, e poi, in questo modo, la può conservare anche per anni, per ricordo ;-))


(lo so, sarebbe stato meglio un fondo bianco per fotografare questa torta, ma questo cartoncino avevo .-))




E qui il particolare della collana simil Audrey....mia sorella ha girato una settimana per trovare quel medaglione :-), ovviamente queste erano vere :-)


E dopo aver visto la torta, ecco il tavolo dei dolcetti a tema.....che leccornieee!!!



C'erano i cup cake farciti con ganache al cioccolato, rigorosamente svuotati dalle mie collaboratrici :-): siii la grande svuotava con il levatorsoli e la piccola mangiava :-)


il guanto


la borsetta


il tubino nero che mai dovrebbe mancare nell'armadio di una donna


il diamante (ovviamente anche i pirottini li ho fatti io)


le perle fatte in pdz


e con....crema...e nooo, meringa :-)



e il pezzo più bello, le rose nere.....e quand'è che Danita ha imparato a fare delle rose così belle, direte voi??? Mai, non ho imparato, infatti :-), queste le ha fatte mia mamma :-), lei si che è bravissima e prima o poi dovrà pur insegnarmi!!!! Sapete lei con che cosa ama fare le rose??? Con la cera della provoletta :-) me le faceva sempre da piccolina e ora io le ho detto: tieni la pdz, divertiti con questa, adesso :-)!!


e dopo i maffin, questi adorabili "Pop cake" realizzati con il panettone ai frutti di bosco di Natale :-)




le cheese cake in vetro



le scatoline Tiffany (del torroncino rimastomi di Natale :-) tagliato a dadini



i cestini di meringhe con cioccolato e mandorle



e per finire, loro, i famosi Macarons....mamma mia....manco mi sembra vero che finalmente li ho fatti....e mi son venuti anche bene al primo colpo!! :-)





Quelle bottigliette dovevano essere del colore Tiffany, ma è stata l'unica cosa che non ho preparato io :-) e mia sorella, una bravissima, eccellente cuoca, che tutto le devi dire tranne quella di fare le cose belle :-), non ha saputo calibrare la giusta proporzione tra lo spumante, il succo di ananas e il Curacao :-/

Che dire, son partita un pò demotivata ma, alla fine, il soggetto è stato davvero interessante per poter fare tante altre cose e devo dire che mi sono proprio divertita e sono stata felice di fare questo tema .-).
Ovviamente non vi dico lo stupore di Gabriella che, anche se aveva un pò intuito, è rimasta senza parole e anche emozionata. Lei, quando ha cercato di chiedere alle mie bimbe quale fosse il tema, la mia principessa le ha detto" Gabry, se sei intelligente, dovresti capire qual'è il tema visto gli inviti!!" :-).....aaah perchè non vi ho detto degli inviti :-), eccolo, anche quelli ho fatto a tema



E' stata una gran bella soddisfazione, vedere la sua faccia, ma anche l'espessione incredula di tutti quelli che guardavano quel tavolo, ma la mia più grande soddisfazione è stato ricevere i complimenti, ma sentiti, con tanto di stretta di mano, bacio e sorriso, da mio cognato Pippo (il papà) che non è un uomo che li spreca :-) e anche sentire che i miei macarons e le mie meringhe erano più buone di quelle di un bar del nostro paese dal nome "La meringa" :-)
E dopo questa lunga carrellata di foto, non posso non mettere la più importante, questa: eccola, come si può non far tutto questo per lei....Gabriiii TVTTTTTTTB :-) anche se certe volte sei proprio strurusa!! :-)


Ok, ho finito, spero di non avervi annoiati con tutte ste parole, ma prima di chiudere volevo la mia amica, commare, vicina di casa Mariella, che non solo contribuisce intellettualmente :-) con le sue idee, non solo mi carica sempre perchè ha più fiducia lei di me che io di me stessa :-), ma anche materialmente con tanto materiale: perline, stecchi, teglie, stampini, zucchero :-)....insomma, è quasi come avere un negozio specializzato a portata di mano :-).

P.S. Messaggio importante per Maria (altra nipote): Maria, non ti preoccupare, tu sei la mia figlioccia, ho un pò di anni ancora per riposarmi, dopo questa fatica,  fare ancora un pò più di pratica per farti una torta, per i tuoi 18 anni, più bella di questa :-) TVTTTTTTTB pure a te :-) (le T sono uguali?? no perchè sei capace a contarli e a dire che le tue erano meno!!) :-).

Poi, magari, vi metto anche le foto di tutto il compleanno con il menù meraviglioso preparato tutto dalle mie sorelle!!!

I miei macarons Tiffany...e le mode culinarie

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Ma avete notato come, negli anni, il modo di cucinare si è evoluto??
Dico io, passi la moda nell'abbigliamento, è normale: un anno si usano le minigonne, l'anno dopo la lounquette, un anno i pantaloni a zampa, l'anno dopo a sigarette; passi la moda degli accessori: un anno le borse piccole e l'anno dopo le mega borse che ci metti 3 ore a cercare il portafoglio; passi la moda nell'aredamento: un anno barocco e l'anno dopo il minimal....passi tutto, ma la moda in cucina??? Come la mettiamo con quella??
Ma vi ricordate i buffet degli anni '80??? E chi se lo scorda, quando, con le mie sorelle organizzavamo i compleanni e le comunioni (sempre attive, noi, in questo :-)), compravamo chili di maionese :-), tutto era a base di maionese: c'era l'insalata russa e gli involtini di prosciutto con l'insalata russa (che fantasia!!!), l'insalata di riso con fiumi di giardiniera, poi il coktail di gamberi, il pesce finto...ve lo ricordate il pesce finto??? Quello che cuocevi il pesce, lo sfilettavi, lo condivi...con la maionese, appunto :-) e roba varia e poi lo ricomponevi a forma di pesce ?' E che dire poi del vitello tonnato...insomma, tutta robina leggera farcita con la maionese.
Poi la moda, negli anni, è cambiata e allora l'aperitivo è diventato Happy hour e gli stuzzichini  sono stati sostituiti dai  "Finger food" (che cosa antipatica usare tutti questi nomi stranieri) e allora abbiamo cominciato a fare le mini/mono porzioni da mangiare con le mani, poi sono arrivate le verrine, le monoporzioni in vetro e allora la maionese è stata completamente abbandonata (ma pensate che le case produttrici hanno avvertito questo cambio di moda??? io credo di si).
Ma vi capita mai di riguardare i vecchi libri o le vecchie riviste di cucina??? Mamma mia che tristezza :-), proprio non ne puoi più tener conto di quelle ricette ...e le foto??? Sembra che siano passati anni luce!!
Eppure ci si deve aggiornare, si deve cercare di stare a passo con i tempi altrimenti sei "antica" :-).
Ma poi c'è qualcuno, come per esempio mia madre :-), che per le sue nozze d'oro ha voluto un buffet vintage ... un successo!!! Mi sembrava di aver fatto un tuffo nel passato....mi mancavano solo i problemi adolescenziali e i brufoli e poi l'atmosfera anni '80 c'era tutta :-)!!
Ma qual'è la moda dolce del momento??? Qualche anno fà ci sono stati i muffins, che buoniiii ( che poi, sono stati l'evoluzione dei plum cake???), poi i muffins hanno lasciato il posto ai cup cake che fanno molto chic, magari ancor di più decorati o con qualche cremina sopra, ovviamente rigorosamente inglesi  (che poi, a parte il fatto che sono meno gonfi dei muffins, avete mai capito la vera differenza?? :-)).
E ora??? Qual'è il dolcetto più in voga del momento,  quello più chic, quello più fashion, quel dolcetto che fa tanta tendenza e che non deve mancare mai nelle feste più mondane??? Ma si, lui: il macaron.
Fino a qualche annetto fa, forse non più di un anno, nonostante fossi stata a Parigi (anche se son già passati 13 anni) neanche sapevo cosa fossero.
Poi ho cominciato a vederli in TV, ma non ci ho fatto caso più di tanto, ma poi girando per blog,  siti culinari e altro, praticamente ho visto che internet  ne era pieno e anche io sono caduta nel loro fascino, più che per la loro sostanza, per il loro aspetto, così colorato e allegro.
Avrei, sin dall'inizio, voluto cimentarmi, visto che gli albumi, nel frigo di una food blogger non mancano mai :-),  ma la cosa mi faceva un pò paura: leggevo spesso che erano difficili da realizzare, che ci volevano vari tentativi prima di riuscire a fare un prodotto decente....insomma, le notizie che leggevano non erano confortanti.
Ora, per chi, sicuramente pochissimi, ancora non sapesse cosa siano questi macarons, vi allumino :-):
i macarons sono dei dolcetti tipici francesi, a base di albume, zucchero e farina di mandorle, una sorta di meringa, rigorosamente colorati con l'utilizzo di coloranti alimentari, dai più disparati, farciti con varie creme abbastanza compatte e colorate.
A quanto pare questi sono dei dolcetti antichissimi e pare siano stati i preferiti da Maria Antonietta (così come descritto nel film di Coppola) che, pare, non se ne facesse mai mancare per colmare la solitudine e la noia che l'accompagnavano nella reggia di Versailles (poverina, che vita che doveva passare!!).
Fu così che nel 1862, viene fondata la pasticceria Ladurée che si specializza proprio nei macaron, diventati suo prodotto-simbolo (andrei di nuovo a Parigi solo per andare a comprare direttamente lì questi dolcetti!!). La caratteristica di questi dolcetti sta nella vastità dei colori (si parla sempre di coloranti, si fa tanta polemica per le torte in pdz e invece per questi dolcetti nessuno si scandalizza!!!!) con cui vengono realizzati e per il fatto che alla superficie sono lisci, mentre ai bordi sono frastagiati.
Quando pensavo di fare questi dolcetti, la cosa che mi ha sempre fatto tirar indietro è stato il fatto che è difficile riprodurre un dolcetto fedele all'originale quando non lo si è mai visto ne mangiato. Poi mi è capitato di fare la torta per i 18 anni di mia nipote Gabriella, la torta a tema Audrey  Hepburg che vi ho fatto vedere e pensando al film "Colazione da Tiffany" e a lei, mi sono immaginata che, se fosse stato girato ai nostri tempi quel film, sarei stata sicura che lei, al posto del cornetto e cappuccino, in una mano aavrebbe tenuto la scatoletta famosa dove vengono riposti e nell'altra un macaron color Tiffany pronto per esser mangiato!!!
Ecco, era arrivato il momento che anche io, anche "Le leccornie di Danita" dovessero avere i suoi belli macarons targati Tiffany....più fashion di così!!! :-).
Una volta deciso di intraprendere l'impresa, dovevo decidere quale ricetta usare, internet ne è piena: quella di Montersino o una di quelle trovata in qualche altro sito?? Alla fine mi sono lasciata trasportare da una vista su un sito, Leiweb, il cui titolo era:  "Scuola di macarons" , eccola, questa mi sembrava perfetta.
Ve la propongo facendovi una sorta di copia e incolla visto che la spiegazione è davvero dettagliata e ben fatta ;-)

INGREDIENTI
Per i macarons (50 circa, ossia 100 cialdine)
300 gr farina di mandorle
300 gr zucchero a velo
110 gr di albume invecchiato (vedi di seguito)
colorante alimentare a scelta
+
300 gr zucchero semolato
75 gr acqua naturale
110 gr albume invecchiato (circa 3 chiare)
Per la ganache300 gr cioccolato bianco (io ho usato quello fondente)
180 gr di panna liquida (io ne ho usata 200gr perchè avendo usato il cioccolato fondente ho pensato fosse meglio aumentarla un pò)
45 gr di burro ammorbidito
Aroma liquido a scelta (non ne ho usato)
Un pizzico di colorante alimentare a scelta (non ne ho usato visto il cioccolato usato)

Le fasi
I macarons vanno preparati in 3 fasi distinte:

1) Tre giorni prima: far invecchiare gli albumi. Vanno messi in frigo almeno 3 gg (e massimo 5 gg) prima di iniziare, in una ciotolina ricoperta con della pellicola trasparente bucherellata.
2) Un giorno prima (o almeno 5 ore prima): preparare la ganache per il ripieno. (non fate come me che l'ho preparata in contemporanea con le cialde e quindi ho dovuto farcirli il giorno dopo :-()
3) Fare i gusci. Contate mezz'ora di preparazione + 20 mins di riposo + circa 20 mins di cottura.
4) Riposo di 3 giorni in frigo prima di essere serviti

La ganache
Fate sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria, mescolando bene e costantemente.
Io ho fatto sciogliere il cioccolato fondente al microonde, cntrollando dopo poco la consistenza e mescolando.
Contemporaneamente fate bollire la panna liquida in un pentolino.
Quando il cioccolato è sciolto toglietelo dal bagnomaria e verate la panna sul cioccolato in tre tempi, mescolando molto bene ad ogni fase.
Al primo terzo di panna il cioccolato si indurirà un po', al secondo terzo un po' di più, all'ultima aggiunta tornerà morbido.
Quando sarà tutto amalgamato aggiungete la punta di colorante da voi scelta e un poco dell'aroma liquido preferito (viola, lampone, pistacchio...). (Questa fase io non l'ho fatta visto che ho lasciato il colore naturale)
Coprite bene con della pellicola trasparente facendola aderire al composto e mettere in frigo per minimo 5 ore, meglio se 1-3 giorni.


I gusci: le farineIn una ciotola miscelate, dopo averli setacciati, la farina di mandorle e lo zucchero a velo. La mia farina di mandorle era così doppia e grezza da non essere potuta setacciare, l'ho solo smossa bene.
Questa fase è molto importante, mischiate molto bene e lungamente.
Fate un pozzo e adagiatevi 110gr delle chiare invecchiate, più la punta di colorante scelta. Non mischiate!
Mettete da parte (io in questa fase non ho messo colore)

La meringa all'italiana
Montate a neve in un mixer le altre chiare invecchiate e contemporaneamente fate bollire in un pentolino lo zucchero con l'acqua.
Portate lo zucchero a 118° esatti, quindi togiete dal fuoco e aspettate che scenda a 115°.
Per misurare la tempteratura dello zucchero muovete il termometro nel pentolino da destra a sinistra rapidamente. (Se non avete il termometro, fate la prova graffetta: prendete una graffetta è fate una sorta di cappio, infilatela nello sciroppo, se si forma una pellicola di zucchero nel cappio la consistenza è giusta e quindi anche la temperatura)
Facendo molta attenzione versate lo sciroppo di zucchero caldo sulle chiare senza spegnere il mixer (io, in questa fare, ho unito il colorante in gel). Il composto finale deve essere morbido, spumoso, lucido ed omogeneo.
Attenzione: Se sbagliate la temperatura dello zucchero la vostra meringa verrà grumosa o gommosa e i vostri macarons ci rimetteranno in estetica o consistenza.
La macaronisationQuesta fase è la più delicata di tutto il processo.
Quando la temperatura della meringa scende a 50° (ciò avviene mescolando sempre con la frusta),  con una spatola versatela nella ciotola con le farine e le chiare non montate messe da parte in precedenza.
Pianissimo amalgamate il tutto. Delicatamente finché sarà tutto omogeneo e colorato.
Questa fase si chiama "macaronisation" e determina il successo della vostra ricetta.
Devo dire che in questa fase ho pensato che i miei macarons fossero spacciati: la mia farina di mandorle era abbastanza grezza e doppia e l'impasto non era per niente liscio, ma ho pensato che ormai dovevo continuare e ho fatto bene :-)

Realizzazione dei gusciVersate il composto ottenuto in una tasca da pasticcere con bocchetta liscia n. 11.
Prendete una teglia da forno e adagiateci sopra un foglio di carta forno (che bloccherete negli angoli con un po' di composto dei macarons) e iniziate a fare dei tondini il più possibili uguali tra loro ed equidistanti. (Io li ho disegnati usando un coppapasta al rovescio della carta)
Una volta fatti tutti i tondini, battete la teglia sul piano di lavoro in modo da rendere i gusci lisci (devo dire che io non l'ho fatto perchè si sono adagiati e lisciati da soli).
Fare  riposare i gusci almeno 20-30 minuti all'aria aperta prima di essere infornati.
Saprete che sono pronti quando, toccandoli delicatamente, non saranno più appiccicosi
Suggerimento: Se non avete una tasca potete usare un sacchetto trasparente da surgelati che bucherete in un angolo, oppure fare un cono con la carta forno.


La cotturaPortate il forno a 140°. Se avete la possibilità usate la funzionalità ventilata.
Infornate i macarons (se avete 2 teglie potete metterne una sopra e una sotto) e cuocete per 20 minuti.
Attenzione: se li cuocete troppo, i macarons colorati diventeranno beige.
Suggerimento dello chef: ogni 7 minuti aprite il forno per 5 secondi e fate uscire l'umidità.
A fine cottura prendete i fogli di carta forno ancora caldi e fateli scivolare su un piano freddo.
Lo shock termico aiuterà i gusci a staccarsi dalla carta forno.
Fate raffreddare.


L'assemblaggioTogliete la ganache dal frigo mettetela in una tasca da pasticcere.
Prendete un guscio, metteteci una pallina di composto con la tasca e quindi "avvitateci" sopra un altro guscio. Il movimento rotatorio aiuta a incollare le due metà.

Una volta fatti, i macarons devono riposare in frigo per tre giorni prima di essere mangiati, anche se, devo dire, secondo me basta anche un solo giorno.
Una cosa importante: una volta raffreddati levate subito dalla carta i macarons e farciteli, io li ho lasciati per un giorno intero e poi ho avuto difficoltà a staccarli (mentre quelli che avevo staccoto subito son venuti via faclmente.).
Un altra cosa, sono molto più buoni a temperatura ambiente, quindi, una volta fatti riposare in frigo 1 o 2 giorni, metteteli in una latta, però non sono come le merighe, questi vanno consumati nel giro di una decina di giorni, ma forse anche meno.

Ed ecco i miei macarons Tiffany....non saranno perfetti, ma come primo tentativo e pensando all'errore che ho fatto e alla farina di mandorla che avevo, posso ritenermi fortunata.



Certo, la scatolina non sarà elegante come l'originale "Ladurée ", ma mi sembra lo stesso carina :-), il fiocco c'è :-)



Ed ecco l'interno, così come, sembra, dover essere, con la bolla vuota :-)




Devo dire che, non avendoli mai assaggiati, quando li ho mangiati la prima volta non capivo se mi piacevano o meno :-), ne ho dovuti mangiare tanti prima di capirlo, addirittura, un giorno, ne ho mangiati 5 di fila per capirlo :-) e alla fine ho capito: quelli erano gli ultimi 5 macarons e quando sono finiti ho avuto una brutta crisi di astinenza che, a dire il vero, non ho ancora del tutto superato, quindi ora posso dirlo: i macarons mi sono piaciuti e anche tanto, ma a temperatura ambiente.
Un altra cosa, il giorno dopo aver fatto i macarons, ne ho comprti 4 nel bar del mio paese che finalmente li fa (cavoloooo 2 euro 4 macarons!!!!) e abbiamo fatto la prova assaggio io e Mariella, l'assaggiatrice ufficiale di tutte le mie produzioni .-): il verdetto è stato unanime: i miei macarons sapevano di mandorla ed erano buoni, sapevano solo di ....come dire, di materia prima....gli altri, non erano male, ma non sapevano di mandorla ma di...essenza??? forse!! ...evvaiiiiiiii: e anche i macarons sono andati!!!
Mamma mia che post lungo!!! Forse più della 7 veli :-)
E ora, fatti questi, quale sarà il mio prossimo muro da sormontare?? Quale sarà la mia prossima "impresa impossibile"?? :-) (ovviamente nel mio piccolo!!!)


Bavarese ai tre cioccolati di Montersino, su base croccante

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Ripost questa torta per partecipare al contest di Aria di cucina, ma anche per rispolverare questa fantastica e goduriosa torta ;-)

Ecco la torta che mi ha fatto vincere il 1° premio di cui ieri vi ho parlato :-).
Sono davvero orgogliosa, anche se qualcuno potrebbe dire, vabbè su 9 torte di cui due sue, vincere non è proprio difficile, è vero, ma è pur sempre una bella soddisfazione e poi, ricordiamoci, o meglio, io lo ricordo :-), voi, magari no, che io, fino a 3 anni fa, se decidevo di fare una torta, cosa difficile, compravo le buste della Cameo e pure brutte mi venivano :-).
Quindi, per questo, ringrazio Cookaround che mi ha instradato in questa che è davvero un'arte, i vari blog da cui, ogni tanto prendo ispirazione, e, per questa torta, ma anche per altre, un ringraziamento particolare va a quello che fino a 2 anni fa neanche conoscevo l'identità: il grande Luca Montarsino che, grazie alla sua immensa generosità nel mettere a disposizione di tutti le sue conoscenze, ci permette di poter realizzare i suoi dolci, che, altrimenti, non avremmo mai modo di gustare. (A questo punto mi toccherà ringraziare cameron per avermelo fatto conoscere??? Nooooooooooooooooooooooo, lei no, Vi prego, ringrazio tutti ma lei noooooooooooo!!!! :-)).
Devo ringraziare anche il blog da cui ho attinto la ricetta base, I dolci di Prisci Love, visto che io non ho neanche il libro di Montersino :-/.
Ok, oggi sono in vena di ringraziamenti :-) e allora ringrazio anche la mia amica senonchè vicina di casa (povera, megghiu na mala annata ca u mmalu vicinu) che mi ha dato i cereali glassati :-) e la crema di cioccolato per la base :-), però, in compenso si è pappata la torta vittoriosa perchè ne ho fatta una più piccola anche per lei....è incinta, solo per questo :-).
E ora, dopo tutta sta manfrina :-), eccovi la ricetta che si è meritato il premio :-).

INGREDIENTI (con queste dosi mi son venute due piccole torte)
Per il biscotto di base al cioccolato
90 gr di albumi
60 gr di tuorli
28 gr di caco amaro in polvere
95 gr zucchero semolato

Per la base croccante
130 gr di gianduiotti
90 gr di Morellina (una crema a base di cioccolto che si usa in pasticceria per fare la crema al cioccolato, sotto vi farò vedere gli ingredienti e come sostituirla)
80 gr di feuillantine gavottes (dette anche crepes dentelles, che sono un sottilissimo biscotto bretone)io ho usato i  cereali fitness  glassati (resistono all'umidità )
20gr di granella di fave di cacao (potete anche ometterle ma gli danno quel croccante in più e quel pizzico di amaro che a me piace tanto ;-)).

Per le tre bavaresi400 gr latte intero
75 gr zucchero semolato
225 gr di tuorli
18 gr di gelatina in fogli (io, la prossima volta ne metterei meno ;-))
125 gr di cioccolato fondente metà al 70% e metà all' 85% (mi piace che sia un pò amara per stemperare la dolcezza di quella bianca ;-))
125 gr di cioccolato al latte
125 gr di cioccolato bianco
750 gr di panna 

Per la glassa lucida
90 gr d’acqua
80 gr di panna liquida fresca
120 gr di zucchero
35 gr di cacao
4 gr di colla di pesce

Per prima cosa prepariamo la base della torta, il biscotto al cioccolato che è una specie di pds al cacao sottile adatto ad ogni tipo di torta del genere ;-).
Montare gli albumi con lo zucchero, unite poi a mano i tuorli liquidi e infine il cacao setacciato. Stendere l'impasto bisco sopra un foglio di carta forno con cui avrete rivestito la teglia e infornate a 190°C per circa 10-15 minuti. Vi consiglio di farlo più grande di quello che vi serve perchè i bordi tendono a seccarsi troppo ;-). Quando è pronto lasciatelo raffreddare.


 

Preparare il croccante
Far sciosciere i gianduiotti al microonde, aggiungerela morellina, i cornfles rotti con le mani, la granella di fave di cacao e mescolare bene.
Tagliare il biscotto di una circonferenza leggermente più piccola di quella che userete per la torta e mettere sopra il preparato croccante ancora tiepido, schiacciare, livellare bene e mettere in frigo. Se la torta non la mangerete il giorno dopo, ma dopo 2, potete spennellare la base croccante con del cioccolato fondente per isolarlo dall'umidità della bavarese, in modo che rimanga più croccante ;-).





 Per le bavaresi
Portare a bollore il latte e unitelo, poco alla volta, ai tuorli sbattuti con lo zucchero.
Fate cuocere fino ad arrivare a 85°C, mi raccomando, questa è un'operazione un pò delicata, perchè, visto la presenza di tante uova, rischiate di far impazzire la crema e fare una stracciatella. Se dovesse succedere, non demordete, prendete un frullatore ad immersione e frullate energicamebte ;-).
Fuori dal fuoco unite la gelatina ammollata e strizzata e mescolate fino a farla sciogliere del tutto.
Dividete la crema ottenuta in tre parti uguali da 250gr ognuna e unite il cioccolato a pezzetti in ogni porzione.
Quando le creme si saranno quasi del tutto raffreddate, alleggerire con la panna semimontata (250 gr in ciascuna porzione).
A questo punto, prendete la base della torta con il croccante, mettete l'acetato nei bordi e versatevi sopra la bavarese al cioccolato fondente e lasciate riposare in congelatore fino a che non si sarà addensata.
Versate la seconda bavarese al cioccolato al latte (se si è leggermente addensata, mettetela pochi secondi sul fuoco o al micro e mescolatela delicatamente e rimettete in congelatore fino a quando si sarà addensata. Riprendete e versate la terza bavarese al cioccolato bianco e lasciate nuovamente addensare.
A questo proposito, siccome ho notato che tra una stesa di bavarese ed un'altra, le creme si addensano troppo, vi consiglio di dividere si le creme, ma di aggiungere il cioccolato e la panna solo quando la crema sarà pronta ad essere versata nella torta. Se la base si sarà raffreddata basterà metterla 2 secondi al micro e potrete scioglierci a quel punto la cioccolata ;-), spero di esser stata chiara :-).

 


Per la grassa lucida
Mescolare bene il cioccolato amaro in polvere con lo zucchero,meterlo nel pentolino e aggiungere l'acqua e la panna. Far cuocere il tutto, a fuoco basso, mescolando per otto minuti. Togliere dal fuoco far raffredare un poco e aggiungere la colla di pesce ammollata in acqua fredda e strizzata e mescolare bene.
Far intiepidiree passarla con un colino per eliminare eventuali grumi.
Mettere la glassa in un biberon e fare delle palline di diversa misura sopra la torta. (verificare prima che la densità sia quela giusta, se la pallina si affloscia troppo, mettete la glassa in frigo per farla addensare ancora un pò.
Una volta fatte le prime palline, mettete il cacao nel colino e spolverare in tutta la torta.
Finire con altre palline di glassa lucida.



Decori laterali
Per fare i quadrotti laterali, tagliare una striscia di acetato della misura che vi serve, con un cono di carta forno, fate i decori o le scritte che volete con il cioccolato bianco sciolto al micro e fare asciugare.
far sciogliere il cioccolato fondente e far raffreddate. Con un pennello, tamponare sopra il disegno in cioccolato bianco e poi passare delicatamente su tutta la striscia. Fare asciugare.
 Per i lingottini di cioccolato ho usato l'apposita formina e vari ingredienti per farli aromatizzati, poi vi farò un post ;-)



E dopo tutta sta faticaccia, ecco la torta........







e la fetta libidinosa: la morbidezza della bavarese con la croccantezza della base è qualcosa di meraviglioso!!





ok, basta, non ne metto più foto :-)
Che dite, meritava il 1° posto??? Diciamo che l'avrei diviso, pari merito, con il bel cesto di Angela ;-)

......qui lo dico e qui lo nego :-)......però non lo fate sentire a Montersino :-), ma.......secondo me la mia versione è più buona della sua, ma solo perchè la base di croccante, secondo me, gli da quel tocco in più ;-).

P.S. Eccovi la foto della morellina


Potrete sostituire con cioccolato fondente sciolto a cui potrete aggiungere della crema al cioccolato della Philadelfia e del pralinato ;-)

Con questa ricetta partecipo al contest





I miei cake pops Tiffany

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Il mio blog sta prendendo una brutta piega!!!
Ma capita anche a voi di avere periodo tanto dolci?? Ossia, di avere dei periodi in cui postate, parlo di voi food flogger che leggete :-), solo ricette dolci....ecco, a me sta capitando giusto questo e la cosa non mi piace affatto!!!! Io sono una da salato, io sono una che prima si abbuffa di tutto quello che ce di più salato, poi mangia un pò di dolci e poi ritorna con il salato :-). E quindi??? cos'è tutto sto zucchero di questo periodo??? Ma ho mancanza di affetto?? Certo, Tommaso va via il lunedi mattina e ritorna il venerdi sera... sarà per caso questo??? :-) Ma le mie bimbe compensano....non credo di avere mancanza di affetto o di coccole :-)....certo, è pur vero che Tommy mio mi manca durante la settimana....e si....dopo 30 anni, ma manca ancora abbracciarmi a lui la sera quando vado a letto e la mattina quando mi sveglio....sarà questo??? :-)
Ma comunque, mi ero ripromessa che la prossima ricetta sarebbe stata salata e invece?? Eccovi un altra ricetta da crisi diabetica :-), ma come si fa a non postare un dolcetto come questo, un dolcetto alla moda che tanto piace in questo perodo??
Diciamo che questa volta sono stata quasi costretta  a postare perchè mi son imbattuta nel contest di Olio e Aceto, un contest un pò fashion :-) dedicato alla scarpa, in cui si chiede un dolce elegante e chic ispirati ad una cena di gala, ecco, quando ho letto questo, ho pensato subito ai miei macarons Tiffany, ma poi ho visto che c'erano già 2 ricette a tema e allora ho pensato a questi meravigliosi dolcetti. Perchè ho pensato a loro, presto detto: sono eleganti, chic, (almeno per me), di tendenza, a parte che goduriosi :-) e poi sono fatti in un contesto davvero fashion, lo sweet table realizzato per i 18 anni di mia nipote Gabriella.
Ma ora il gioco prevede anche che io dica qual'è la mia scarpa preferita e più precisamente quella che più mi rappresenta: facile, lo stivale, si, io adoro gli stivali, ma non solo in  inverno, anche in estate, sia di stoffa che di pelle leggera non foderata, li adoro tutti, anfibi o più eleganti, ma rigorosamente....poco fashion, lo so, :-), tacco basso e comodo....io sono più da jans che da tubino nero :-)!!
Ma veniamo a noi, anzi, a loro, ai cake pops, letteralmente, delle torte in formato pallina, le mie sono stati realizzati in questo modo

INGREDIENTI
200gr di panettone di Natale (e mica si butta nulla!!! io l'avevo ai frutti di bosco ricoperto con cioccolato bianco)
1 bicchiere scarso di latte (ma poi varia in base alla morbidezza del vostro panettone)
2 cucchiaia di mandorle
2 cucchiai di latte condensato
cacao q.b. per rendere l'impasto della consistenza giusta
cioccolato al latte (circa 40gr)

Per ricoprire
200 gr di cioccolato fondente
burro di cacao
pasta di zucchero
perline di zucchero
Sbriciolare il panettone, versare il latte e lasciarlo ammorbidire per 10 minuti.
Nel frattempo far sciogliere il cioccolato al latte, strizzare il panettone dall'eventuale latte in eccesso e unire il cioccolato sciolto, aggiungere le mandorle tostate e pestate grossolanamente, il latte condensato e il cacao in polvere quanto basta per rendere il composto compatto ma non troppo sodo. Mettere l'impasto in frigo e farlo riposare un pò in modo che si compatti. 
Formare delle palline e mettere ancora in frigo.
Tritare al coltello il cioccolato e fare sciogliere una parte  (2/3) con una manciata di burro di cacao al microonde (se non l'avete aggiungere qualche goccia di olio di semi, giusto per rendere più fluido il cioccolato e facilitare la copertura dei cake pops) e una volta sciolto (mi raccomando, cercate di non farlo scaldare troppo, non dovrebbe superare il 45°) aggiungete il resto del cioccolato e mescolare bene per farlo sciogliere del tutto (in questo modo farete una sorta di temperaggio facilitato :-)).
Prendete le vostre palline, infilate lo stecco e intingere delicatamente nel cioccolato sciolto, scrollare bene per levare l'eccesso e poggiarli (in questo caso, ma si possono fare nel modo tradiziolale, infilzando lo stecco in un pezzo di polisterolo) nella carta forno. Fare asciugare a temperatura ambiente.
Preparare la pasta di zucchero, stenderla e con uno stampino ad espulsione, fare dei fiorellini che attaccherete ai cake pops con un pò di cioccolato sciolto.
Ed ecco, i vostri dolcetti, all'ultima moda, fashion, molto chic ma anche molto buoni.




qui si intravedono nell'alzatina di vetro




 E qui la mise en place dei dolcetti in questione e degli altri che completavano il tavolo a tema


Spero che vi siano piaciuti e...sappiate.....devo postare un altra ricetta dolce....questa volta sportiva :-)

Con questo dolcetto partecipo al contest

IL MIO NUOVO CONTEST, PARTECIPATE

Gnocchi alla romana insiculati....

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......mi bannerei io stessa per questo titolo!!! :-) Insiculati??? Ma esiste questo vocabolo?? Ma che importanza ha....lo diceva anche sempre la mia professoressa che io me li inventavo a mio piacimento in base alle mie esigente descrittive, in questo caso, volevo dire che li ho resi più siculi :-).
Della serie: Palermo chiama Roma, rispondete prego..... :-)
Voglio spezzare l'incanto della serie dei dolci postata in questi ultimi giorni e volevo farlo con una ricetta salata davvero ben riuscita: una sorta di giamellaggio tra Roma e la mia Palermo, anzi, la mia Casteldaccia :-), unificando una specialità romana, appunto, gli gnocchi e la nostra, il macco, quindi è venuta fuori questa ricetta davvero geniale.....sempre modesta io....ma se mi è piaciuta tanto che ci posso fare, anzi, ci è piaciuta tanto, perchè le mie bimbe l'hanno proprio adorata.
E a dire la verità, avendo assaggiato gli gnocchi classici, devo dire che questa versione sicula mi è piaciuta di più, il macco, questa volta di piselli, gli ha dato una spinta in più.
Per chi non lo sapesse, il maccoè un piatto tipico palermitano e viene fatto usando le fave fresche ma dure o quelle secche. Io, in questo caso, li ho fatti con i piselli secchi.
Ma vediamo la ricetta

INGREDIENTI
Per gli gnocchi alla romana (ricetta presa da Giallo Zafferano)
250gr di semolino
1 litro di latte
100gr di burro
2 tuorli
120gr di parmigiano
30gr di gruviera
noce moscata
gherigli di noce
speck

Per il macco di peselli
piselli secchi
cipolla scalogna
sale-pepe

Mettere i piselli in ammollo per tutta la notte.
Mettere in un tegame con acqua e far cucinare al dente.
A parte soffriggere la cipolla tagliata sottile e finire di cucinare i piselli scolati. Aggiungere di tanto in tanto mestoli di brodo di cottura fino a che non si saranno sfaldati e diventano a crema.


Mettere il latte in un tegame sul fuoco, unire una noce di burro, il sale, la noce moscata e far bollire. Versare a pioggia il semolino, mescolando energicamente con una frusta, per evitare la formazione di grumi.


Cuocete il composto a fuoco basso per qualche minuto, fino a che il semolino si addensi, togliete il recipiente dal fuoco ed incorporate al composto i due tuorli  e gli 80 gr di parmigiano reggiano grattugiato.
Versate il composto ottenuto in una teglia capiente, bagnata e dai bordi bassi e livellatelo con l’aiuto di un coltello bagnato, per uno strato di circa 1 cm circa.. Oppure, fate come me, stendere il semolino in un tappeto di silicone bagnato e livellarlo con una tovaglietta di plastica bagnata messa sopra, verrà uno strato perfettamente liscio.
Con un coppapasta, fare tanti cerchi, questa è stata la parte preferita delle mie bimbe :-).


Mettere alla base della pirofila il macco di piselli e posizionare  gli gnocchi un pò sovrapposti. Cospargete la superficie con il parmigiano, qualche gheriglio di noce e la groviera grattugiata, fondete il burro rimasto e irrorate per bene la preparazione.



Mettete la pirofila nel forno già caldo a 180° e lasciate gratinare per circa 20-25 minuti, finchè si formerà una bella crosticina dorata. 
Ottimi!!!




nella versione con lo speck, ancora meglio!!!!




Ne abbiamo fatto anche una teglia, l'abbiamo congelata prima di metterla in forno: davvero perfetta ;-).

Rimedi efficaci per rimuovere le macchie più comuni

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A quante di voi capita di avere una cena, magari anche importante, e pensare a tutti i dettagli: al menù, ai piatti, al centrotavola, alla tovaglia adatta... Poi, il giorno della cena, andate per apparecchiare la tavola e...sorpresa....! Una bella macchia che all'ultimo lavaggio non è andata via e allora cercate di nasconderla magari mettendovi il piatto sopra.
Capita anche di stirare una bella tovaglia e dopo che l'avete stirata quasi tutta, verso la fine trovi una macchia e tocca rimetterla a lavare.
O vi capita ancora, di stirare ore e ore quelle camice delicate di vostro marito e poi, lui, dopo 5 minuti che la indossa, se la sporca con sugo!
Che rabbia! Ma come si fa ad eliminare le macchie, soprattutto quelle di unto, quelle di coccolato o le più ostinate?
Complicato, davvero complicato! Non so perchè, ma io, spesso proprio non riesco, almeno al primo lavaggio in lavatrice. Se le scopro subito, soprattutto quelle di cioccolato, riesco a rimuovere macchie e aloni con acqua fredda e sapone, ma ce ne sono alcune, come quelle di sugo o altro che proprio non riesco a togliere.
Forse la cosa migliore sarebbe quella di, prima di mettere i capi macchiati nel cestello, trattarli con uno smacchiatore, ma quanti di voi lo fanno? Io, sono sempre così di corsa che, metto tutto nel cesto dei panni sporchi e poi, sempre di corsa, li prendo, li separo solo in base al colore e li infilo distrattamente nella lavatrice senza badare alle macchie ostili...e allora che mi aspetto? E' normale che poi me le ritrovo!
Anche in questo dovrei rivedere le mie abitudini, ecco, dovrei imparare a trattare subito le macchie e a lavare i capi senza farli passare dal cesto.
Meno male che io, nei casi estremi, ho un arma segreta per quelle macchie che proprio non vanno via: quale?
Passo i capi macchiati a mia sorella! Lei sì che riesce a smacchiare!
Non so come faccia, ma riesce ad eliminare tutte le macchie, al pari di quanto fa mia suocera. Le ho dato alcune cose da stirare perchè avevo il ferro rotto, alcuni abiti erano macchiati e lei me le ha restituiti, stirati, smacchiati e con un buon profumo di pulito. Poi ci lamentiamo delle suocere!
E voi come fate ad eliminare le macchie difficili dai vostri capi?

Cioccolattini ripieni alla fragola

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Ormai avrete capito benissimo quanto, a me, piacciano le fragole e tutti i dolci a base di questo frutto meraviglioso.
Poi, io adoro le fragole con il cioccolato, ma più che con quello fondente, preferisco abbinarlo a quello bianco perchè penso che il fresco e un pò aspro sapore delle fragole si abbini benissimo al gusto dolce del cioccolato bianco.
Ecco che ho creato questi dolcetti, davvero sorprendenti.

INGREDIENTI
fragole
zucchero
cioccolato bianco
burro di cacao (facoltativo)
polvere di melograno (potrete sostituirlo con altre polveri o di pistacchio o altro)

Pulire le fragole e levare il picciolo.
Tagliarle in piccoli pezzi, aggiungere lo zucchero (fate voi, dipende da quanto dolci sono le vostre fragole e da quanto le volete dolci) e frullare.
Prendete un contenitore, versate il composto (non dovrà superare lo spessore di 1-2 cm) e mettete in congelatore.
Tritate il cioccolato bianco, aggiungete un pò di burro di cacao (servirà a renderlo più fluido) e fatelo sciogliere al micro. Mescolate bene e far raffreddare a temperatura ambiente.
Una volta congelata la purea di fragole, uscitela dal contenitore e con un coltello, formate tanti dadi.



 Prendere ogni dado con uno stuzzicadente e immergetelo nel cioccolato bianco, fare cadere l'eccesso e pogiatelo sulla carta forno. Spolverare la polvere sopra prima che di solidifichi (il che avviene presto visto che il composto è gelato).
Cercate di resistere prima di mangiarli perchè dovrete aspettare che si sciolgano all'interno ;-).



Una vera golosità, mordere il cioccolattino e trovarsi un bel ripieno liquido e gustoso è davvero una delizia.
Se li offrite, avvertite i vostri commensali....rischieranno, altrimenti, di sporcarsi :-)

La torta di mele della nonna.....

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Vi siete mai chiesti qual'è la vostra ricetta del cuore o quall'è il dolce che più vi rappresenta?? Se voi foste un dolce??? Vi siete posti mai queste domande??? Io sulla risposta non ho avuto dubbi: se io fossi un dolce sarei, sicuramente, senza pensarci 2 volte, un dolce da colazione...ma come??? vi chiederete voi, con tutti questi dolci al cucchiaio, con tutte queste torte da pasticceria, saresti un dolce da colazione??? Esattamente!! Perchè, vi sembrerà strano, ma l'ho detto diverse volte, per me, il pasto più importante, è quello della colazione, soprattutto quella del sabato e della domenica, quella delle feste, quando ti puoi dedicare alla preparazione di qualcosa di buono, quando puoi coccolare te e i tuoi familiari, apparecchiando in veranda o nel giardinetto, un fiore raccolto, un bel cappuccino e una bella torta da forno fatta in casa....e che si può volere in più dalla vita!!!
Mi ricordo che, da ragazza, quando facevamo le ore piccole, poi ci svegliavamo all'ora di pranzo e sentivo già l'odore della cucina di mamma, ma io cosa volevo??? il mio bel latte con la mia merenda da accompagnare.
Quindi su questo non ci piove, ora, quale scegliere tra tutte le varie ricette con cui mi piace accompagnare il mio cappuccino??
Devo dire che mia mamma non ha mai fatto dei dolci, mai, anche se era brava in cucina, ma ho una ricetta dolce nel cuore, una ricetta che mi ricorda la mia infanzia: la torta di mele!!
E già, la torta di mele, la torta della nonna, chi di voi non ha avuto una nonna che gli preparava questa semplice, genuina, ma tanto buona torta???
Ecco, io sono legata a questa torta perchè anche a me ricorda la nonna, l'amore con cui la preparava (ora, se le mie sorelle leggessero fin qua queste mie parole, penserebbero o che sono impazzita, o che ho vissuto in un altra casa o che mi invento le cose :-)) si, ma non la mia di nonna, anche lei non ci ha mai preparato nulla di dolce se non il pane con lo zucchero :-), no, mi ricorda lei, la nonna di tutti quelli che siamo cresciute a nutella e "Topolino", si lei, nonna Papera!!! Avete mai letto "Topolino"??? Io sono cresciuta leggendolo e il ricordo che ho più dolce di questa lettura sono proprio le storie di Nonna Papera e di quando lei, preparava la torta di mele, con un amore viscerale, ne riuscivo a sentire pure l'odore quando ero piccola, poi, ancora calda, la metteva sul davanzale per farla raffreddare....e, ogni volta, finiva che qualche suo animale, gli e la rubava, ma lei non si arrabbiava mai e ne rifaceva un altra, pronta per l'arrivo di Paperino e Qui, Quo, Qua.
Questo, per me, è un ricordo dolce, ma allo stesso tempo, nostalgico, perchè, da piccola, pensavo sempre che sarebbe stato bello avere una nonna che mi preparasse una bella torta di mele come quella.
Sapete qual'è stato il primo dolce con cui mi sono cimentata una volta più grande??? Esatto :-)!! Proprio quella, perchè, visto che nessuno me l'aveva mai preparata, era arrivato il momento che io me la preparassi da me, fino ad allora avevo preparato soltanto dolci in busta :-), ma decisi che dovevo provare a fare questa torta della mia infanzia, mi feci dare la ricetta da mia cugina che la preparava davvero buona e fu così che iniziava, da quella torta alle mele, quella che sarebbe stata la mia "carriera" domestica dolciaria :-) .
Ora che sono mamma la preparo alle mie bambine, anzi, la prepariamo assieme :-) (anche se, devo dire, alla mia principessa non piace molto, solo alla piccolina) e spero di arrivarci, un giorno, a prepararla ai miei nipotini :-).
Lo so, è una torta troppo scontata e banale per presentarla ad un contest, ma questo è il mio dolce del cuore e questo è il dolce che più mi rappresenta: facile, semplice e buonissimo :-)

INGREDIENTI
250gr di farina
250gr di zucchero
2 uova
1 bicchiere di latte (da nutella)
100gr di burro fuso
1 bustina di lievito
2-3 mele
limone
noci

Pulire le mele, affettarne 2 mentre 1 o mezza tagliatela a dadini piccoli, premere mezzo limone, aggiungere un pò di zucchero e farle macerare un pò.
Montare le uova con lo zuchero, aggiungere la farina setacciata con il lievito, il latte, il burro fuso, le noci e le mele tagliate a dadini.
Imburrare una teglia e mettere il composto. (la cedete la manina della mia piccolina che sistema le mele?? :-)



Posizionare le fettine sopra la crema e infornare con il forno caldo a 180° fino a che non si sarà dorata e fare la prova stuzzicadente.
Una volta fredda, spolverizzare con lo zucchero a velo o, se volete, spennellare con della gelatina.
Ed eccola a freddare sul davanzale della finestra :-)....non potevo perdere quest'occasione di metterla anch'io li, come nonna papera nel mio davanzale....ma sapete che quando ho visto la mia casa per la prima volta, quando ho visto questa finestrina sopra il lavandino, ho subito pensato a nonna Papera, ho pensato che anch'io avrei potuto far freddare le torte li?? :-)








E con questa ricetta, ma soprattutto con questo pezzetto del mio cuore, partecipo ai contest
"Se fossi...."



e questa è la mia ricetta del cuore per...L'arcobaleno di Sara"


Il mio piatto del cuore: "u pani a pizzotella"

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Ma voi ce l'avete un piatto che vi ricorda un gesto d'amore, una coccola, un piatto che vi riempia di amore, un piatto dell'infanzia, un piatto che, solo a pensarci, ne sentite ancora l'odore, il sapore e tutto il calore???
Oggi è San Valentino e  voglio ricordare il mio di piatto del cuore, un piatto dove c'è dentro tutto:  c'è l'amore per i figli, l'amore per il papà, l'amore della mamma, dentro questo piatto così semplice e povero, c'è tutto il calore che si possa immagginare.
Quando ero piccola, papà, per lavoro, partiva spesso: alle fiere del tessile quando doveva scegliere i tessuti per la nuova stagione, per l'Italia a far girare i campionari della nostra produzione di vestaglie, nei fornitori, nei clienti, insomma, capitava spesso che partisse. 
A me, da piccola, dispiaceva, perchè ero molto legata a lui, ma in compenso c'erano due cose che mi risollevavano: primo che potevo dormire con mamma :-), ero la più piccola di tre sorelle e quindi toccava a me e secondo perchè, soprattutto nelle serate d'inverno, mamma, ci preparava "u pani a pizzottella".
Mamma mia com'era bello....mi piaceva proprio l'atmosfera, il freddo dell'inverno, mia mamma che prendeva quel pane ormai duro che poteva essere usato solo per far la mollica, il latte...mi ricordo proprio come se fosse adesso, la meticolosità che ci metteva per bagnarlo e poi per condirlo...lo capivo anche allora che era una sorta di gesto d'amore.
Che bello, poi, aspettare che la provoletta si sciogliesse, guardavamo dal vetro del forno, poi io e le mie sorelle ci mettevamo a tavola e lei ci portava questo "filone" tagliato al gusto di sfincione.
Ovviamente, lei lo preparava solo quando non c'era mio papà perchè lui è stato sempre di gusti un pò più "raffinati" :-), lui non ha mai amato cose "panose" come le focacce o la pizza, lui è sempre stato più da bistecca alla fiorentina :-) e lardo, che si curava lui stesso con il sale e il pepe e oggi che ha più di 80 anni, è una meraviglia vederlo alle prese con i suoi piatti cucinati magistralmente e con tanta fantasia.
Ma quello per noi era meglio della bistecca o del pesce, quello era il nostro piatto, il piatto delle coccole di mamma tutta per noi e soprattutto tutta mia, visto che ero la più piccolina.
E quando finivamo di mangiare quel bel pezzo di filone condito, veniva il meglio e si, perchè mamma aveva una passione, forse, più che altro, una mania: fare le rose con la cera della provoletta!! Si, era, anzi lo è ancora (avete visto le rose in pdz??)  bravissima, prendeva la cera che rimaneva dalla provoletta consumata per i filoni, la impastava e con le sue mani calde (ha sempre avuto le mani caldissime al contario delle mie che mettevo sempre tra le sue per farle scaldare :-) e mi diceva: mani fredde, cuore caldo), riusciva a manipolarla così bene da farci delle rose meravigliose...........ricordo come se fosse ieri, quei momenti e quelle rose, sembrava quasi che potessero profumare.
Ovviamente, con il passare degli anni, le partenze di papà acquisivano un sapore diverso.....non era più un momento triste :-), anzi, più passavano gli anni, più diventavamo adolescentti e più eravamo contenti   non per il pane, ma  più per il fatto che, non essendoci lui, eravamo  libere di restare fuori un pò di più e io avevo più tempo di poter stare con il mio Tommaso :-) (quannu u iattu un cè...) altri tempi, altre mentalità :-).
E oggi, 40 anni dopo, quando manca papà, il nostro papà :-), con le mie bimbe facciamo il pane di quando nonno non c'era :-) e anche a loro piace molto :-), devo dire che piacerebbe anche a Tommaso, a differenza di mio papà, lui gradirebbe molto :-).....e, ovviamente, poi mi tocca anche a me fare i fiori come nonna....ma il risultato non è come l'originale :-).

INGREDIENTI
filone raffermo (il filone è il formato del nostro pane classico) il mio era duro di una settimana
latte
cipolla scalogna
pomodori pelati
acciughe
origano
provoletta

Tagliare il filone a metà per lungo (cercate di non romperlo se è troppo duro come il mio :-)) e bagnatelo abbondantemente con del latte (poi dipende tutto da quanto duro è il vostro pane, dovrà ammorbidirsi ma non diventare una poltiglia, deve mantenere la consistenza). Fatelo riposare per un paio di ore.
Tagliare la cipolla grossolanamente e farla soffriggere con olio fino a farla appassire. Aggiungere il pomodoro pelato, far cucinare e appena sarà cotto, far sciogliere i filetti di acciugne e aggiungere l'origano fresco.
Mettere il condimento nel pane (se lo vedete troppo inzuppato, strizzatelo delicatamente) e coprire con le fette di provoletta. Se volete, potete aggiungere dei pezzetti di acciughe e altro origano.



Mettere in forno a 180° fino a che la provoletta sarà ben sciolta e a punti brunita.

Ed eccolo, "u pani a pizzottella", gustosisimo, morbido dentro e croccante fuori....una meraviglia!! Cosa si può fare con del pane duro e tanto aamore!!!! .-)



la mia rosa....un pò penosa :-)....le mie mani son troppo fredde


e le mie bimbe che contano i giorni che li dividono a papà e che scrivono sempre letterine d'amore da consegnare al suo arrivo!!! Che tenerezza!! Chissà quanto durerà!! :-)


e la piccola che legge.....papà ci manchi tanto, vieni subito :-)




Con questo piatto partecipo al contest

Contest "La Cucina del Cuore"!!!!!

Buono come il pane e la cena per non mangiare da soli

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Copertina

Oggi vi voglio parlare di un'iniziativa che mi sta molto a cuore.
Devo dire che non sono una che porta avanti tante iniziative ma questa, da quando ho cominciato a farne parte, da quando ho cominciato a leggerne di più, mi è entrata dentro e ora voglio proporla anche  voi per cercare di portarla avanti il più possibile.
Qualche mese fa ho partecipato ad un contest del blog Lo Spilucchino, che aveva come scadenza proprio la giornata mondiale sull'alimentazione, il cui tema era quello di presentare una ricetta con il tema il pane. Il contest era stato organizzato per portare avanti l’iniziativa “Io non mangio da solo” del Progetto Mondo Mlal.
Si tratta di una Organizzazione di volontariato internazionale nata nel 1966 per coordinare l’impegno dei tanti laici che in quel periodo decidevano di fare un’esperienza di volontariato in Sud America. Poi è diventata una Ong e di cooperazione allo sviluppo e in 45 anni di ininterrotto impegno ha realizzato più di 400 programmi di sviluppo, indirizzati a rendere i popoli di Africa e America Latina autori della propria crescita, nel rispetto dell’indipendenza delle proprie comunità.
Assicurare un’alimentazione adeguata al neonato e alla sua mamma, promuovere la distribuzione di almeno un pasto al giorno nelle scuole, sostenere programmi di sicurezza alimentare, di accesso all’acqua potabile e di gestione delle risorse naturali, sono gli obiettivi della campagna  di cui proponiamo il libro.
E proprio l’iniziativa “Io non mangio da solo” è finalizzata ad aiutare le giovani mamme del Burkina Faso e i loro piccoli, le comunità maya dell’area più povera del Guatemala, i detenuti degli istituti di pena del Mozambico, i piccoli scolari colpiti dal terremoto ad Haiti, i bambini lavoratori in Perù e le organizzazioni economiche contadine in Bolivia.
In tantissime abbiamo inviato ricette con il pane quale protagonista e da questo contest ne è nato un calendario con le migliori 12 foto selezonate dagli organizzatori e  un libro che invece raccoglie tutte quelle inviate dalle partecipanti.
Devo dire che quando mi è arrivato il libro sono rimasta davvero sorpresa per la sua impostazione e presentazione: attraente con la sua copertina e sfogliandolo, per l'impostazione, i colori usati e tutto.
Ma, a parte l'aspetto, poi sono rimasta sorpresa positivamente per le belle ricette: non pensavo si potessero fare tante cose con il pane avanzato...persino i dolci!!! E con i tempi che corrono, avere a disposizione quasi 100 ricette, di altrettante brave foodblogher (tra cui io) a base di pane è davvero una manna dal cielo: direi che, visto che l'offerta minima per acquistarlo è di 10 euro, è un buon investimento per una sana, corretta ed economica nutrizione :-).

Per fare qualcosa di concreto e qualcosa di diverso, però, per far conoscere il libro, a parte dedicare questa pagina del mio blog, con le mie sorelle Laura e Patrizia, abbiamo pensato di prodigarci ancora di più, organizzando una cena.
Abbiamo scelto 11 dei patti del libro, tra antipasti, primi  e dolci e ne abbiamo fatto un menù completo, eccolo


Io non mangio da solo
Buono come il pane….
…perchè l’alimentazione sia un diritto di tutti
Antipastini
Torta di pane- Pizza non pizza- Bruschetta di cavolo riccio con salsa di parmigiano- melanzane ripiene di pane- Peperoni con mollica- Frittata di pane
Primi
Vermicelli con broccoli
Pisarei e fasò
Secondi
Pollo ripieno
Polpette di pane con passata di pomodoro
Contorno
Patate sabbiate
Dolce
Torta di pane al cioccolato con crema e frutti di bosco

E’ compreso: acqua e vino

Chi volesse partecipare, durante la serata si svolgerà la gara: Master Chef “Buono come il pane”.
Basterà portare un piatto a base di pane e le chef Patrizia, Laura e Daniela assaggeranno e giudicheranno i piatti eleggendo i “Master chef buono come il pane”: uno per l’assaggio e uno per la presentazione.
I premi, a parte il titolo prestigioso, con tanto di Diploma, saranno:
·         Calendario “Buono come il pane”
·         Oggetti   di   artigianato familiare   

Vai all'evento su facebook

Ho già provato un paio di ricette e le ho trovate davvero fantastiche!!
Come scritto nel menù, ci sarà anche una sorta di master chef in cui potranno partecicare tutti coloro che presenteranno un piatto a base di pane (sia come reciclo che come protagonista assoluto). Non ci sarà Cracco, Barbieri ne  tantomeno Bastianich...e meno male :-), ma ci saremo noi a giudicare
Quindi, se vorrete partecipre, se siete della zona di Palermo, vi invito a farlo, la cena sarà organizzata sabato, 2 marzo, con una spesa minima, giusto per l'organizzazione e l'acquisto delle materie prime.
Ovviamente non mancherà la buona musica e se vorrete potete anche cantare e ballare quanto vorrete!!!
Se volete sapere di più contattatemi a leleccorniedidanita@hotmail.it.
 Se invece non siete della zona e vorreste avere il libro, questo può essere ordinato inviando una mail all’indirizzo sostegno@mlal.org o via telefono allo 045.8102105. Il libro vi viene spedito con un’offerta minima di 10 euro, interamente devoluta ai progetti di sostegno che vi ho raccontato prima (oltre a delle piccolissime spese di spedizione).
Grazie a tutti!!!

Torta di pane alle mele

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Mia mamma mi dice sempre che in cucina ci vuole amore e in effetti, quando le chiedo come mai certe ricette non mi vengono bene come le sue, lei mi risponde, candidamente: io ci metto l'amore!! :-)
E' vero, anche in cucina, come in tutte le cose, non  basta la materia prima, non basta la tecnica, la cosa principale è l'amore che ci metti per preparare quel piatto, l'amore che ci metti perchè sai che lo stai cucinando per le persone che ami, l'amore che ci metti perchè hai amore verso quegli ingredienti che stai usando.
E proprio a proposito di ingredienti, ieri stavo preparando questo piatto che oggi vi propongo, ispirata da una ricetta presa dal libro "Buono come il pane" e, mentre la preparavo, nonostante stessi usando una delle materie prime più povere che si possa usare in cucina, mi compiacevo perchè  stavo  facendo qualcosa con quel pane duro che, forse, se non l'avessi usato in quel modo, sarebbe finito nella spazzatura.
Non so come mai, non so voi, ma mi sento più realizzata, mi sento che ci metto davvero tanto amore, quando preparo dei dolci semplici, i dolci della merenda delle bimbe o della colazione, quelli  dove devi usare solo farina, zucchero, uova, magari frutta, al massimo cioccolato...ecco, questi sono i piatti che mi mettono davvero tanta allegria nel prepararli e mi riempiono di amore e sono quelli di cui mi compiaccio di più....forse lo so perchè.....forse è proprio perchè i dolci, erano l'unica cosa che mia mamma non ci preparava, lei, nonostante mettesse tanto amore in cucina, i dolci proprio manco ci provava a farli e io sono cresciuta con l'idea che i dolci si potessero solo comprare al bar e le merendine al supermercato, ecco perchè mi sembra di fare dei piccoli miracoli ogni volta che li preparo e soprattutto, ogni volta che mi vengono bene :-). 
Questo è uno di quei dolci.....devo dire che la sua consistenza, all'inizio, mi ha un pò spiazzata, un misto tra panettone e budino, ma alla fine mi è piaciuto davvero tanto, il gusto spettacolare  ed è piaciuto anche alle bimbe, soprattutto mi è piaciuto che loro stesse hanno visto che abbiamo usava il pane duro per farlo, loro stesse hanno sfaldato il pane con le loro manine....un modo per far capire l'importanza del cibo ai nostri bimbi ed insegnargli ad aver rispetto e non buttar via nulla ;-).

INGREDIENTE
200gr di pane raffermo
latte quanto basta
160 gr di zucchero semolato
150 gr cioccolato fondente
2 uova
1 mela (mia aggiunta)
gherigli di noci (mia aggiunta)
1/2 bustina di lievito

Per la decorazione (facoltativa perchè si può mangiare anche con una semplice spolverata di zucchero a velo)
mele
crema inglese
zucchero di canna
cannella
vaniglia in bacche
limone

Spezzare il pane in una ciotola e coprirlo con il latte e il succo della mela frullata.
Far sciogliere al microonde il burro con la metà di zucchero e il cioccolato tagliata a scaglie.
Sbattere le uova con l'altra metà di zucchero e aggiungere al composto fatto precedentemente e freddato.
Mescolare bene e aggiungere il pane bagnato, il latte che sarà rimasto nella ciotola (se è troppo lasciatelo un pò), il lievito e i gherigli di noce.



Rivestire una teglia rettangolare con la carta forno, versare il composto e mettere in forno a 180° per circa 30 minuti, fino a che si sarà formata una bella crosticina sopra e alla prova stuzzicadente, questo uscirà asciutto.
Nel frattempo preparare la crema inglese come da link sopra aggiungendo la vaniglia che avrete tirato fuori dalla bacca.
Tagliare la mela a dadini  e lasciarla macerare per circa 30 minuti nel succo di mezzo limone e con lo zucchero di canna (io ne ho tagliata qualche fetta a spicchi sottili con tuta la buccia per creare una sorta di rosa). 
In un padellino mettere le mele macerate e fate caramellare bene fino a che si sarà asciugata tutta l'acqua di vegetazione.
Una volta cotto la torta di pane, fate raffreddare un pò e tagliate a quadrucci.
Se volete usarla per la merenda dei bambini potete semplicemente spolverarla di zucchero a velo una volta fredda, se invece, volete trasformare questo dolcetto semplice e povero, aggiungete la salsa inglese e le mele caramellate: sfido chiunque commensale che assaggerà questo dolce a capire che è stato fatto con del pane raffermo!! :-)




Con questo dolce partecipo al contest

Contest "La Cucina del Cuore"!!!!!

Polpettine di mortadella

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Oggi, lunedì......tutti i lunedì sono pesanti e brutti...è proprio dura alzarsi, ma oggi è un lunedì ancora più duro degli altri, si, moooolto duro perchè oggi, ho deciso, finalmente, che è arrivata l'ora di mettermi a dieta.
lo so, si dice sempre: "da lunedì comincio" e in effetti, è da 2 mesi che lo dico e non lo faccio.
Ma quando capisci che, stai comoda nei vestiti, solo perchè è da 1 mese che ti metti solo leggins elasticizzati e maglioni ampi ed eviti, incosciamente, ma non troppo, di mettere i pantaloni "a bottoni" e quando lo fai e proprio non riesci ad abbottonare quei bottoni, allora, vuol dire, che è arrivato il momento in cui non ne puoi fare più a meno :-(.
E allora si parte!!!
Ma credete che non vi posterò più ricette golose??? Ma certo che no!! Ne ho tante da postare e ne avrò ancora, perchè a dieta si, ma digiuna no!! :-) E poi, fare un piatto bello e goloso appena si raggiunge un obbiettivo è la cosa che ti spinge ancora di più a farcela.
E cominciamo con la prima ricetta archiviata che non aspettava altro di essere pubblicata. Vi ricordate i miei sandwich di mortadella?? Ve l'avevo detto o no che gli scarti non li avevo buttati?? Se c'è una cosa certa nella cucina di Danita :-), ossia, la mia, è che non si butta nulla, nessuno spreco di materia prima e nulla va a finire nella pattumiera, neanche quello che resta, tutto viene trasformato e reinventato in modo da sembrare un nuovo piatto pronto da gustare :-) (sarà mica per questo che devo perdere 10 kg??!! cavolettooo...per non dire altro!!! :-( ).
Ed ecco come ho usato gli scarti della ricetta sopra.....mica male!!!

INGREDIENTI
Versione cotolettamortadella (la mia era quella Avionblu)
pinoli
latte
provoletta
parmigiano
uovo
pangrattato
olio per fritti

versione croccante

mortadella
latte
provoletta
parmigiano
semi di sesamo (gigiulena)

Recuperare gli scarti della mortadella e frullarli con il mixer ad immersione, aggiungendo un pò di provoletta, parmigiano e del latte per avere la consistenza giusta. Aggiungere, in metà composto, i pinoli tostati in un padellino, formare delle palline e fare una doppia panatura, prima nell'uovo, nel pangrattato, nell'uovo e per finire nel pangrattato.


Dell'altra metà di composto, invece, formare le palline e passarle nei semi di sesamo.
Friggere in abbondante olio di semi e farli asciugare nella carta assorbente. 
Ed eccoli nel mio "cuppiteddu" di carta....anche un cibo da strada :-)






Davvero degli ottimi appetizer, adatti ad un aperitivo o come finger food in un buffet, ve li consiglio...ovviamente, quando non siete a dieta!!
E stadera?? Che si mangia??? Broccolo bollito....evvai!!! :-)

400 grazie!!!

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Grazie davvero tante a tutti voi miei lettori, oggi festeggiamo i 400 sostenitori del mio blogghino!!!!
Grazie a voi che mi fate sentire la vostra presenza con le vostre visite,
grazie a tutti voi che, lasciando un commento carino, mi fate sentire "importante",
grazie a chi passa spesso a trovarmi ma silenziosamente e timidamente.....scrivetemi, mi farà sempre piacere leggervi,
grazie a tutti voi che mi scrivete una mail, ringraziandomi per tutto quello che faccio con il mio blog....
grazie davvero a tutti, anche se non ve lo scrivo uno per uno, anche se, per mancanza di tempo, non commento i vostri bellissimi post, vi faccio sentire la mia gratitudine con questo misero, spoglio post ma scritto con il cuore!!!


GRAZIE!!!!!

Daniela

Scrigno di pane all'uovo e tartufo

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Forse, nella mia vita, non avrei mai avuto sottomano un tartufo intero, uno perchè qui da noi è davvero difficile trovarli, non ne ho mai visti e non so neanche dove si potrebbero acquistare e due perchè non credo che me lo potrei permettere :-), o meglio, magari preferisco spendere i soldi in maniera diversa.
Ma, ho avuto la fortuna di vincere un contest, organizzato da Avionblu, in cui, tra i vari premi, c'era anche un bel tartufo, piccolino, ma tanto profumato.
Non avevo idea di come utilizzarlo...anzi, a dire il vero, mi dispiaceva proprio usare questo "bene prezioso", avrei voluto conservarlo il più possibile e poi giocarmelo come carta vincente in qualche bella occasione :-), ma la cosa è impossibile, anzi, a dire il vero, forse ho aspettato fin troppo per usarlo e credo che si sia asciugato un pò.
Poi ho avuto amici a cena e ho pensato di usarlo in questo modo, con un abbinamento molto consueto: tartufo-uovo, almeno, così mi hanno consigliato. Ma, ovviamente, ho voluto azzardare un pò aggiungendo qualcosa di mio e ho fatto bene perchè mi è venuto un piatto davvero delizioso.....lasciamo stare l'aspetto che non è proprio quello che avrei voluto, sia per la "bruciacchiatura" del pane, sia per la pessima qualità fotografica....ma quando ho invitati non posso mica fare 3.000 prove scatti e far mangiare il piatto freddo ai miei commensali :-), oppure, non posso invitare gente solo a pranzo per avere una foto a favore di luce!!! :-)
Ed ecco il mio scrigno "prezioso"

INGREDIENTI
panino rotondo
primo sale (è un formaggio credo tipico delle nostre zone, è una tuma salata)
zucchina napoletana
uovo
tartufo (potete acquistarlo, online, presso Avionblu)
sale
olio

Pulire la zucchina napoletana, affettarla e friggerla in olio di oliva.
Tagliare la calottina al pane, levare la mollica interna e mettere alla base il formaggio a fette e coprire con la zucchina fritta.
Aprire un uovo e farlo cadere sopra, salarlo, nebulizzare il pane con dell'olio e mettere in forno fino a che l'uovo avrà raggiunto la cottura da voi desiderata.


Una volta cotto, grattugiare sopra una bella manciata di tartufo e servire.

Farete davvero un figurone....e se non avete il tartufo????
.......vi do un'idea, altrettanto carina, più inconsueta, ma dallo stesso aspetto, proprio identico, ma dal risultato alquanto diverso: grattugiate sopra, al posto del tartufo, del cioccolato fondente ;-) :-), ma fatelo proprio al momento, anzi, meglio se lo grattugiate e lo mettete in congelatore, non deve sciogliersi per dare lo stesso effetto :-)

Ed eccolo il vostro bel panino....e chiamalo panino!!!


il mio uovo era un pò troppo cotto perchè i miei commensali lo volevano così ;-), ma è più buono quando il rosso scende ;-)


E non dire.....ammazza...alla faccia della dieta :-) perchè questi li ho fatti questa estate :-)!!

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